Finne - Moot - Teril & Rosa di Sangue

[Spero piaccia, questo è quello che le mie limitate facoltà mi consentono di fare. Odio le cose complicate e lunghe, quello che scrivo deve essere breve e di effetto. ^^ divertitevi]

Signori e signore, lupi e lupe, meticci e meticce, come vedete di fianco a me c'è una pila di sassi, chi prova a interrompermi mentre racconto, gli arriva un sasso. Non sono ammesse interruzioni.

Quella che vi narro oggi è la storia di un amore, quello di un giovane Kinfolk di nome Teril che fece forse l'errore di innamorarsi perdutamente di una Fenris Rosa di sangue , una creatura tanto bella quanto forte e battagliera, ma troppo impegnata a dimostrare ai suoi simili che nonostante fosse femmina riuscisse ad essere forte e valorosa quanto i suoi fratelli maschi.

Lui poveraccio provò in ogni metodo, iniziando dai fiori che lei disdegnava ogni volta; regali , anche preziosi. ma lei puntualmente non apprezzava, dicendo che fosse roba da femminucce deboli e buone solo per il matrimonio, roba che non erano al suo livello, lei doveva essere la più forte!

HA!

Provò anche a esprimere il suo amore direttamente, dichiarandosi difronte a lei, ma non sortì alcun effetto.

Una volta Teril provo anche a sfidare un Fenris che sembrava ronzarle a torno. A poco valse la sua rabbia di gelosia, perchè si trovò solo ed abbandonato sul letto aspettando che le ossa si rimettessero a posto. Rosa non capì il gesto, probabilmente scambiandolo per qualche sfida di passaggio di rango.

il fianna fa una smorfia di disapprovazione –
Ceca creatura dalle fattezze femminili!

Appena rimesso in forze il giovane andò dal capo cerchia Amandriel, per chiedere di poter far parte di una qualche spedizione dei garou. Voleva dimostrare alla donna che ama che è disposto anche a cosa impossibili, per lei, che anche lui è onorevole come un Fenris.

A nulla valsero le proteste del capo cerchia, che alla fine dovette cedere.
Un assalto ad un nido di danzatori, questo era il compito del branco al quale si uni il giovane.

Mentre lui partiva, l'anziano capo del Caern, si avviò a parlare con la Fenris, chiedendogli spiegazioni.
Come poteva non vedere quello che provava quella creatura? Quanto disperato fosse!

Ad ogni modo l'umano non tornò più, ed il branco venne spazzato via.

Appena la notizia arrivò all'orecchio di Rosa, subito scatto sentendo dentro di sé un sentimento strano, un senso di colpa. Doveva essere qualcosa di simile alla Rage quello che provava, per averlo spinto ad un gesto così folle.
Lei sentiva ora il dovere di andarlo a cercare.

Raccolse una manciata di guerrieri della sua tribù e partirono per questa epurazione.
Erano in tanti, troppi anche per quel nido, e vennero spazzati via in un lampo. E fuori da ogni immaginazione trovarono Teril ancora vivo, Rosa provo una immensa gioia nel vederlo ancora vivo, lo scosse fino a farlo rinvenire.

Quando si riprese lei subito lo abbraccio, nonostante fosse in forma di Crinos.

Tutti si girarono quando la sentirono gemere di dolore, e quello che molti descrissero era un crinos femmina dal manto bianco sporco del proprio sangue che sgorgava dalla grande ferita inflitta dal piccolo pugnale runico in argento conficcato nel petto e l'umano vicino ad essa che lasciava la presa di questa arma.

Entrambi con le lacrime agli occhi, piangevano. Rimasero tutti immobili, fino a quando il ragazzo non comincio a urlare “COSA CREDEVI? CHE VENENDO QUI A SALVARMI TI AVREI PERDONATO? IO SONO MORTO....MORTOOO”

urla con quanta forza ha dentro di se

“ MORTO QUANDO MI HAI LASCIATO IN BALIA DI ME STESSO, MORTO POCO ALLA VOLTA QUANDO NON CAPIVI COSA PROVAVO, ORA PAGHI PER QUELLO CHE HAI FATTO PER QUELLO CHE MI HAI FATTO, PER LA TUA CECHA AMBIZZIONE...” abbassa il capo e continua con voce bassa e calma, come quella di uno che si stà addormentando, e nel frattempo crolla sulle ginocchia accanto alla crinos, per poi adagiarsi lentamente su di essa, mentre lei con le ultime forse che le rimangono lo stringe a se. “spero che nella prossima vita se c'è ne una, tu non faccia lo stesso errore”

Questa storia mi è stata tramandata, si dice che i Fenris di quella tribù non la diffusero al di fuori della loro stretta cerchia, per paura di sentire il loro onore rovinato da tale evento...

il Galliard guarda in basso e delle lacrime cadono dal suo viso. Chiunque prova a parlare male, lui non gli lancia un sasso, ma gli salta a dosso per prenderlo a pungo –

[non so se serve tirare, ma io lo faccio ugualmente 2010-07-07 13:29:24Finne O'Lowell rolls 6 dice to storia (used willpower) 1,4,3,7,6, 10 (3 successes) ]