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Storie e Leggende, Concolation

Ultimo Aggiornamento: 06/07/2010 01:09
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Età: 34
Sesso: Maschile
06/07/2010 01:09

La moglie di Bath. Un racconto un po' "ragabash"
Il racconto della Moglie di Bath

Molto tempo fa, quando re Artù governava la terra, c’era un grande cavaliere che amava tuto le comodità della vita. Ma un giorno, una signora della corte disse al re che il cavaliere l’aveva attaccata.

Artù era molto arrabbiato e disse che il cavaliere doveva morire. “Tagliategli la testa!” Ma la regina e le sue signore chiesero ad Artù di dare loro il cavaliere per la punizione. Per far piacere alla regina, il re accettò.

La regina mandò a cercare il cavaliere. “Io e le mie signore di laciarti vivere o ucciderti,” disse. “vivrai solo se puoi rispondere a questa domanda: che cosa le donne desiderano di più? Se non puoi dircelo in questo momento, devi andartene via per un anno e un giorno per trovare la risposta. ma se torni senza la risposta, ricorda questo: l’ascia è affilata!”

Il cavaliere era molto infelice ma non aveva scelta. Disse addio alla regina e cavalcò via.

Cavalcò attraverso l’intero paese, da costa a costa, cercando la risposta. Bussò a ogni porta. “Che cosa la donna desidera di più?” chiese. Ma non c’erano due persone che erano d’accordo

“Le donne vogliono essere ricche.”
“No, vogliono una buona repuatazione.”
“No, vogliono piaceri”
“Vogliono bei vestiti.”
“Vogliono una vita di amori con molti mariti.”
“Le donne vogliono essere viziate e lusingate.”
“Le donne vogliono la libertà, con nessuno che le critica.”
“Le donne vogliono che la gente dica che possono tenere un segreto.”

Non hanno senso, certamente. Nessuna donna può tenere un segreto. Vi ricordate la vecchia storia del re Mida? A Mida crebbero sotto i capelli le orecchie d’asino. Nessuno lo sapeva eccetto sua moglie. Mida l’amava e lei gli promise che non avrebbe detto a nessuno delle sue orecchie. Certamente, promise, ma, dato che era una donna, le era difficile tenere un segreto. Voleva volare fuori dalla sua bocca.

“Lo devo dire a qualcuno,” pensò. Così, corse giù al lago, il suo cuore in fiamme. Si sdraiò tra le erbe della riva e bisbigliò in segreto all’acqua: “ Mio marito ha un paio d’orecchie d’asino.” Il vento sparse il segreto per l’intero paese. Noi donne siamo tutte come quella.

Bene, il cavaliere realizzò che non avrebbe mai trovato la risposta. Si sentiva triste e senza speranza. L’anno era finito e questo era il giorno in cui doveva tornare dalla regina. Mentre stava tristemente cavalcando verso la corte attraverso la foresta, improvvisamente vide ventiquattro belle donne danzare sull’erba verde. “Forse loro sanno la risposta,” pensò”. Si avvicinò a loro ma, mentre lo faceva, scomparvero dalla sua vista. Era stata una visione magica. Ricordate che al tempo di re Artù, c’erano ancora fate nel mondo.

Non c’era nessun essere vivente nella foresta tranne una vecchia seduta sull’erba dove avevano danzato. Era la più brutta ed orribile creatura che avesse mai visto. Questa brutta vecchiaccia si alzò e disse: “Signor cavaliere, non c’è nessun sentiero qui. Dimmi, che cosa stai cercando? Forse ti posso aiutare. Noi vecchi sappiamo molte cose.”

“Vecchia signora, morirò oggi a meno che non risponda a questa domanda. Che cosa desiderano di più le donne? Se puoi dirmelo ti pagherò bene.”

“Dammi la tua mano,” disse la brutta vecchiaccia. “Promettimi che, se io ti do la risposta giusta, tu farai tutto quello che ti chiedo.”

“Te lo prometto,” accettò il cavaliere.

“Allora la tua vita è salva. La regina stessa accetterà la mia risposta. La più orgogliosa signora che abbia mai indossato bei vestiti ammetterà che ho ragione. Lascia che ti dica la risposta.” E la vecchia bisbigliò nel suo orecchio.

Quando arrivarono alla corte della regina, il cavaliere disse: “ Sono pronto a darle la mia risposta.”

La regina e tutte le sue signore erano li. C’erano donne non sposate, mogli e molte vedove, che erano le più sagge di tutte. Il cavaliere era l’unico uomo, circondato da donne. “Parla!” disse la regina che era seduta come un giudice. “Fate tutte silenzio. Ascoltate il cavaliere.”

Il cavaliere parlò ad alta voce così che tutte le signore potevano sentirlo. “Mia cara regina,” disse, “le donne desiderano avere potere sui loro mariti. Questo è il loro grande desiderio. Uccidimi se ti piace, ma questa è la vera risposta.”

Non c’era donna nella corte, non una ragazza o una moglie o una vedova. “Puoi tenerti la tua vita! disse la regina. “

In quel momento, la vecchiaccia saltò su e disse: “O potente regina,” disse, “prima che tu vada dammi giustizia. Ho insegnato al cavaliere come rispondere. Come ricompensa, disse che avrebbe fatto qualsiasi cosa gli avessi chiesto. Perciò, davanti a questa corte, ti chiedo, signor cavaliere, di sposarmi. Ho salvato la tua vita, ora fai questo per me.”

Il cavaliere rispose infelicemente: “So che ti ho promesso questo, ma per favore cambia la tua richiesta. Ti darò ogni cosa che ho, ma lascia che il mio corpo sia mio.”

“No! sono orribile, vecchia e povera, ma non voglio terre, oro o lussi. Voglio essere tua moglie e più di questo voglio essere il tuo amore!”

“Il mio amore? questo è impossibile.”

Ma il cavaliere non aveva via di scampo. Sposò la vecchiaccia segretamente il giorno dopo e si nascose per il resto dei suoi giorni. Non ci furono ne balli, ne canzoni o banchetti o brindisi al loro matrimonio.

Quella notte si sdraiò nel letto con lei. Si girava avanti e indietro come qualcuno con un brutto sogno, tenendosi il più lontano possibile da lei.
La sua vecchia moglie era sdraiata e sorrideva. “Caro marito, si comportano tutti così i cavalieri di re Artù con le loro spose? Sono la tua cara moglie, ti ho salvato la vita, non ti ho mai fatto niente di male, perchè ti comporti così nella nostra prima notte insieme. Dimmi il problemae te lo risolverò.”

“Risolverlo? No, impossibile. Tu sei così orribile, così vecchia e vieni da una famiglia così povera che io non voglio stare vicino a te.”

“E’ tutto? Se mi tratti bene, posso risolverlo in tre giorni. Perchè ti preoccupi della mia famiglia? Non sai che le gentildonne oneste ed i gentiluomini onesti sono quelli che fanno le cose buone. Signori e signore possono diventare ladri e assassini e imbroglioni?. Ma un pover’uomo o donna può diventare una persone gentile ed onesta se ama Dio o un altro essere umano.

“Allora dici che sono povera. Non c’è niente di sbagliato in questo. Gesù stesso scelse di vivere come un uomo povero. Penso che l’uomo povero è ricco, anche se non ha la camicia. L’uomo povero può sempre trovare una canzone da cantare. Non ha paura dei ladri. Ama Dio. Sa che i suoi amici lo amano per se stesso e non per i suoi soldi. E’ bello essere poveri, penso.

“Infine, tu hai detto che sono vecchia e orribile. Ma tu sai che tutti i migliori scrittori ci dicono di rispettare la gente anziana e se io sono orribile, tu non hai bisogno di aver paura che io ti tradisca con un altro uomo. Ti darò molti piaceri.

“Ora, scegli una di queste due cose. Puoi avere me vecchia ed orribile finchè io muoia, sarò una moglie onesta e non ti farò mai arrabbiare in tutta la mia vita. Oppure puoi avermi giovane e bella. Ma allora gli uomini visiteranno la tua casa mentre tu sei via perchè sono così bella. Ora scegli. Quale vuoi?”

Il cavaliere ci pensò per un bel pò, e divenne molto infelice. Alla fine disse:
“Mia signora e mio amore, mia cara moglie, mi affido alla tua potenza. Scegli te stessa, tu sei abbastanza saggia per sapere che cosa è meglio per me e per te. Non m’interessa che cosa decidi, se ti fa piacere, allora anch’io sarò felice.”

“Veramente vuoi darmi il potere di scegliere? farai come hai detto?”

“Si, moglie, è meglio.”

“Allora baciami. Non stiamo più arrabbiati tra di noi. Sarò entrambe le cose. Intendo essere giovane e bella ma anche una moglie onesta. Sarò la miglior moglie che nessuno abbia mai avuto nella storia del mondo. Se , domani, quando il sole sta per nascere non sarò più bella di tutte le regine dell’est o dell’ovest, allora se vuoi mi
ucciderai. Togli le tende dalla finestra, è già mattina marito, guardami.”

Quando il cavaliere la guardò, vide che era veramente giovane e bella. La prese tra le sue braccia e le diede mille baci. Lei fece ogni cosa che potesse per farlo felice. Così vissero in perfetta armonia. Ti prego, o Dio, manda a tutte noi donne mariti giovani, forti e belli che faranno qualsiasi cosa per nostro amore. E se nessun’uomo dare alle donne quel che più desiderano – il potere sui loro mariti – che Dio gli faccia venire un colpo!



--Disclaimer: il racconto è tratto dai Canterbury Tales, e i diritti appartengono alla discendenza di sir Geoffrey Chaucer.
Dyfed può averlo conosciuto per aver sentito ripetutamente la storia in Taverne e Caern vari...--




--I am Ragabash..whatever it means--

---- MORDRED
Homid
Ragabash
Shadow Lord
FOSTERN
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SOCIALI:
CARISMA: 3 PERSUASIONE: 4; ASPETTO 3;

PURE BREED 3.
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