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Il dolore di essere garou

Ultimo Aggiornamento: 30/11/2009 16:37
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Post: 1.617
Città: ROMA
Età: 45
Sesso: Femminile
30/11/2009 16:30

Sedete attorno al fuoco giovani figli di Gaia, lasciate che io vi narri il dolore e la pena dell'essere Garou.

Prego che l'onorevole spirito del Cervo mi infonda il suo coraggio e mi sia di guida nella selva oscura che mi appresto ad esplorare, supplico il saggio spirito dell'Unicorno affinchè rinfranchi il mio spirito mentre narro la storia del dolore e della sconfitta, imploro il possente spirito del Lupo Fenris affinchè tenga lontane le sventure che potrebbero approfittare della mia debolezza.

Noi siamo l'ultima speranza di un mondo morente.
Solo questo pensiero ci aiuta a proseguire la lotta, solo il pensiero che dalle nostre sofferenze possa nascere un mondo migliore ci sprona a continuare.
Non garou siamo figli di due mondi, in noi è carne e spirito, uomo e bestia, ira e saggezza, amore e morte. Da due mondi siamo generati ma a nessuno dei due apparteniamo completamente.
Noi siamo in grado di percepire "l'altro" che si nasconde oltre la Cortina di Velluto eretta dal Weaver, noi siamo in grado di attraversare questo confine per altri invalicabile e di giungere in grembo al lato spirituale della nostra esistenza, ma di qua come di la dal guanto, sentiamo che il mondo non è adatto a noi. Capita a volte di sentire la malinconia per il proprio lato spirituale, quel tendere a qualcosa di indefinito che tutti, garou o meno, prima o poi hanno provato. Nei giorni precedenti il nostro primo cambiamento, capitava spesso di sentire la pulsione verso qualcosa che nemmeno noi riuscivamo a definire, dopo la scoperta della nostra vera natura riusciamo anche a dare un nome a quel "qualcosa". L'Umbra, il mondo oltre lo specchio. Noi viaggiamo attraverso l'ombra della terra ed i suoi reami, solo per arrivare, prima o poi, a provare la stessa sensazione di incompletezza, di privazione: la mancanza del nostro lato fisico.
Grande sventura è questa, essere carne e spirito, sentire il sangue e le sue naturali pulsioni ed al tempo stesso, percepire la Gnosis, il sangue dello spirito che guida ad altri, del tutto contrapposti, desideri. Come unica certezza, l'incapacità di saziare del tutto e contemporaneamente questi due nostri aspetti.

La nostra natura è doppia anche nel lato materiale.
In noi coesistono due entità, contrapposte ed aliene, difficili da conciliare, l'uomo con la sua razionalità ed il lupo col suo selvaggio istinto. Solo i più potenti ed i più saggi tra noi sanno armonizzare queste spinte opposte, ma per la stragrande maggioranza dei Figli di Gaia e di Luna resteranno sempre dolorosamente divise. Chi tra noi è nato sotto forma di uomo fatica a comprendere l'istinto del lupo che gli suggerisce strane ed a volte incomprensibili soluzioni. Chi di noi nasce nella forma di uomo ha trascorso in genere un'infanzia difficile. I normali esseri umani sanno percepire l'ira dentro di noi, e la temono, poiché desta in loro l'ancestrale timore del predatore, la paura della notte e della morte, l'angoscia dell'essere uccisi e divorati. Per questo ci temono e per questo ci evitano.
A volte la maledizione di noi Garou si manifesta con odio, altre con scherno, altre ancora con aperta inimicizia. Sono atteggiamenti istintivi che gli esseri umani applicano inconsciamente per allontanare da loro il predatore che li minaccia. Quei fortunati che sono riusciti nonostante questo a scavarsi una nicchia, a trovare il loro posto nella società umana un giorno si troveranno a dover rinunciare a tutto ciò, a tagliare i loro ponti, poiché hanno un sacro dovere verso Gaia da compiere. Chi di noi è nato tra i lupi, si è trovato molto probabilmente ad essere l'alfa del suo branco, dover rinunciare a questo, comprendere che i propri compagni che si ritenevano abili alleati durante le cacce in verità sono deboli ed indifesi, è terribile. L'istinto suggerisce di aiutare i propri compagni, di elevarsi a loro protettore, ma spesso si scopre che il branco vuole ben altro, poiché il branco non riesce a comprendere il lato umano che è in te, anche se per timore nessuno lo ammetterebbe mai, tutti preferiscono che tu te ne vada. Si è costretti ad andarsene per amore, per soddisfare un desiderio forte ma inespresso. Il dovere inoltre spesso porta ad intraprendere lunghe strade, ad allontanarsi di migliaia di chilometri dal proprio territorio, ed il lupo è animale territoriale.
Inadatti a vivere in entrambi i mondi, costretti a recidere i nostri legami, evitati dagli umani e temuti dai lupi, questa è la maledizione dei garou.

L'ira che pulsa nelle nostre vene è una grande arma. Luna ce l'ha donata affinchè noi fossimo i più abili cacciatori ed i più potenti guerrieri. Ma il drago che non dorme mai ha percepito che in questa terribile forza si nasconde la nostra più grande debolezza.
L'ira del garou porta in se il germe della lotta interiore contro il Wyrm. Come possiamo sconfiggere l'Idra nel mondo e nell'umbra se prima non siamo in grado di sconfiggerla dentro di noi?
Capita, durante le più selvagge battaglie, di cadere preda della Bestia, essere guidati soltanto dalla sua selvaggia potenza. E' un metodo di auto difesa, seppure brutale, contro il dolore, contro la morte, combattere un secondo di più può segnare il confine tra vittoria e sconfitta, tuttavia capita a volte che l'ira prenda il totale sopravvento su di noi, capita che la frenesia non sia più pura, che le fila delle nostre azioni vengano tirate non più dall'istinto del lupo ma dal Wyrm. Quando la frenesia è troppo profonda uno degli aspetti del Wyrm triatico prende il sopravvento sulla propria personalità e porta a compiere le peggiori nefandezze.
Per gli Homid come me la maledizione è quella del Divoratore di Anime, nella sua schiavitù si arrivano a compiere atti di cannibalismo. I lupus sentono invece la Bestia di Guerra, che li conduce a brutali atti di violenza, i derelitti Metis invece, guidati dal Wyrm Corruttore si producono in atti di infernale perversione sulle loro vittime.
La saggezza che è dono di Gaia e degli spiriti, la Gnosis, spesso ci aiuta a trattenere la nostra Ira, ma la Gnosis è frutto raro come l'acqua nel deserto, e porta in se la contraddizione di chi non può essere ne' spirito ne' materia.


E' una vita difficile e violenta quella di noi Garou, è una vita che nella maggioranza dei casi si conclude in modo violento, terribile. I segni della Fenice si stanno verificando, l'apocalisse potrebbe essere domani, i nostri nemici sono potenti, sono legioni corrotte ed assetate di sangue. Non tutto il male del mondo è direttamente opera del Wyrm, ma, una cosa è certa, ogni crimine, ogni dolore, ogni privazione, ogni ingiustizia da potenza allo spirito della corruzione ed ai suoi servitori, li nutre, da loro sostentamento. La nostra lotta è forse destinata a fallire? L'Apocalisse sarà su di noi prima di riuscire ad indebolire abbastanza l'idra?
Questa è la più grande delle sventure del popolo di Gaia, il timore che per quanto impegno e fervore si possa investire nella crociata, tutto potrebbe essere vano. Quando piangiamo un compagno che ha raggiunto Gaia, in noi si fa strada un dubbio atroce, un timore inconfessabile, un'angoscia agghiacciante: E se la sua morte fosse stata vana? Vediamo cadere quotidianamente coloro che amiamo, per quanta ferocemente si possa difenderli, i nostri compagni ed i nostri kin spesso cadono vittime del Male Osceno.
Questa è la più grande sventura del popolo Garou, sapere di non essere in grado di proteggere dai nostri stessi nemici coloro che amiamo, temere che tutti i nostri sforzi si riveleranno essere vani.

Potenti spiriti, non lasciate che la morte di innumerevoli valorosi guerrieri sia vana, non lasciate che la Madre venga distrutta.

Elevo a Luna la mia preghiera:

Spirito d'Argento, concedi a noi la tua benedizione
Piangi con noi i caduti nel nome di Gaia
Poiché tutto è per lei, nostra Madre e nostra patrona.
Noi, suoi guerrieri, disadattati al mondo,
Noi, suoi protettori, destinati a soffrire,
Noi, suoi figli prediletti,
L'ultima speranza di un mondo morente.


Elevo ululati di dolore nella notte, piangendo coloro che sono caduti e coloro che cadranno.

[Modificato da Trillian. 30/11/2009 16:37]
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