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Il lupo : linguaggi,posture,caratteristiche ,etc.

Ultimo Aggiornamento: 21/03/2010 14:23
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Post: 1.617
Città: ROMA
Età: 45
Sesso: Femminile
21/03/2010 13:52

Curiosità per chi fa il lupus
Caratteristiche
Peso: 12-80 kg, a seconda della sottospecie e dell’individuo

Misure: 100-150 cm lunghezza del corpo, 31-51 cm coda, 60-95 cm altezza al garrese

Colore del pelo: Il più delle volte è di colore misto marrone chiaro e antracite, ma
anche nero, bianco o fulvo. Il pelo dorsale è beige con punte nere,
eretto in una sottile criniera. Non possiede pelo completamente nero,
ma sulla parte superiore delle zampe anteriori vi è spesso una
vistosa striscia nera. Il torace è marrone chiaro.

Numero di cromosomi: 76, come il cane

Dentatura: 42 denti (il giovane lupo ne conta 32, la dentatura è definitiva a
partire dall’età di 7 mesi )

Alimentazione: Carnivoro, ma si ciba anche di frutta e insetti.
Il lupo è un predatore generalista. Le sue prede d’elezione si riscontrano tra gli ungulati selvatici quali cervi, caprioli, daini, mufloni e cinghiali, sebbene non disdegnino bestiame domestico, micromammiferi e frutta. Gli individui più vulnerabili agli attacchi sferrati dai lupi sono in genere quelli più giovani, vecchi o malati in quanto meno esperti o abili nello sfuggire al predatore.

Abitudini: prevalentemente notturno, di giorno si limita al riposo, al gioco e talvolta a piccoli spostamenti.

Diffusione: America del Nord, Asia, Vicino e Medio Oriente, Europa.


Riproduzione

Maturità sessuale: 2 anni, sia per il maschio che per la femmina
Longevità: 5-10 anni, in cattività può raggiungere i 17 anni

Periodo di accoppiamento: Da gennaio a marzo, a seconda della zona

Durata della gravidanza: 61-63 giorni, 5 paia di mammelle

Nascita dei cuccioli: da marzo a giugno, a seconda della zona

Cuccioli per parto: 3-8

Peso alla nascita: 300-500 g


CACCIA

Il lupo è un predatore all’apice della catena alimentare. La vita in branco consente al lupo di cacciare anche prede di notevoli dimensioni, che altrimenti sarebbero inarrivabili. Nella caccia viene esaltata la cooperazione e la coordinazione all’interno del branco. Generalmente sono gli individui dominanti a dare inizio ad una battuta di caccia, lanciandosi all’inseguimento della preda, ma anche gli altri individui del branco vi partecipano cercando di limitare e condizionare la fuga della preda per facilitare la sua cattura.
Le potenziali prede vengono localizzate grazie ai raffinati sensi che i lupi utilizzano per elaborare le informazioni: l’odorato e la capacità di leggere le tracce. Sfruttando la loro resistenza e velocità nella corsa, i lupi inseguono la loro preda fino a sfiancarla; una volta avvicinata, il lupo atterra la sua preda con morsi ai quarti posteriori o ai fianchi, per poi ucciderla con un morso alla gola.
I lupi cacciano col favore del vento e sfruttano la profonda conoscenza del loro territorio, utilizzando scorciatoie per risparmiare energie e facilitare gli agguati.
Nonostante le raffinate tecniche di caccia, non bisogna credere che ogni inseguimento si concluda con la cattura della preda. Al contrario, studi condotti in Nord-America, hanno dimostrato che il successo degli attacchi si aggira solamente intorno al 10%.



Particolarità

- Pressione della mascella / molari 150 kg/cm2
- Può percorrere sino a 60 km per notte, (massimo 190 km!)
- Velocità massima dai 45 ai 50 km/h
- Ottimo nuotatore
- Può individuare un animale a 270 m controvento
- Visione notturna eccezionale
- Angolo visuale 250° (l’uomo: 180°)
- Percepisce suoni sino a 40 kHz (uomo: 20 kHz)
- Può udire l’ululato di altri lupi a una distanza di 6,4 - 9,6 km
- Frequenza cardiaca 90 battiti/minuto, nel caso di grossi sforzi fisici può raggiungere i 200 battiti/
minuto. La frequenza del respiro è di 15-20/minuto, può raggiungere i 100 mentre ansima.


LINGUAGGIO

La comunicazione è estremamente evoluta e si realizza attraverso mimiche del corpo e vocalizzazioni ben precise, che esprimono con grande chiarezza, gli stati d'animo dei vari componenti il branco. Raramente i conflitti interni al gruppo hanno esiti cruenti, nella maggioranza dei casi tutto viene chiarito da una esplicita gestualità e vocalizzazione adottata dai vari componenti del branco.

I lupi possiedono tre sistemi di comunicazione con cui regolano i loro rapporti sociali: vocale, posturale ed olfattivo.


VOCALIZZAZIONI
Il lupo emette quattro tipi distinti di vocalizzazioni.
Tra queste:

- L'ULULATO è senz’altro quello più familiare nell’immaginario collettivo. L’ululato assume diverse funzioni come sistema di comunicazione tra gli individui di uno stesso branco. Serve a riunire i membri del branco, soprattutto prima e dopo la caccia; viene anche utilizzato per comunicare il ritorno ai rendez-vous sites e, durante la fase di dispersione, per localizzare un possibile compagno di sesso opposto. Inoltre, gli ululati di gruppo, servono per aumentare la coesione del branco rafforzando i legami sociali e coordinare le attività degli individui. Un’ulteriore funzione fondamentale dell’ululato è quella di ribadire i confini di un territorio ad individui esterni al branco o a branchi adiacenti.

- L’ABBAIO costituisce un segnale di allarme o, più frequentemente di minaccia.
Le dispute di dominanza, spesso rafforzate dalle posture del corpo, sono frequentemente associate a ringhi.

- GUAITI e UGGIOLII denotano invece atteggiamenti non aggressivi e sono anch’essi accompagnati dalle espressioni facciali e posture del corpo.


POSTURE
Per la comunicazione intraspecifica,cioè quella con i loro simili, i lupi usano espressioni facciali ed un linguaggio corporale molto articolati. I gesti posturali sono un insieme di comportamenti che possono comunicare sospetto, minaccia, ansia e sottomissione. La coda allineata alla spina dorsale e le orecchie dritte sono tipici segnali di dominanza, mentre la coda tenuta nascosta tra le zampe, lo sguardo abbassato e le orecchie ritratte all’indietro sono segnali inequivocabili di remissività. Inoltre coda e peli eretti, associati alla ritrazione degli angoli della bocca a scoprire i denti, indicano un approccio aggressivo.
Questi sono solo alcuni esempi della vasta gamma di segnali che i lupi esprimono attraverso il loro corpo. In generale tutto il linguaggio posturale gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento della gerarchia sociale all’interno del branco.


MARCHI ODOROSI
I lupi marcano i confini dei loro territori urinando o defecando. L’emissione di marchi odorosi, associata alla secrezione ghiandolare, sostituisce un complesso di indizi olfattivi sia per facilitare la comunicazione tra i componenti del branco, che per scoraggiare eventuali sconfinamenti da parte di intrusi. A questo proposito è stato dimostrato come la distribuzione delle urine con posizione da dominante sia più frequente lungo i confini del territorio rispetto alla zona centrale.














LA DISPERSIONE

La dispersione rappresenta la via primaria utilizzata dai lupi per colonizzare nuove aree disponibili e per mantenere uno scambio genetico all’interno della popolazione. Ad entrare in dispersione sono generalmente gli individui in età riproduttiva di uno o due anni, anche se sono stati riportati fenomeni di dispersione per individui di età superiore.
I lupi in dispersione vanno alla ricerca di un territorio da occupare e di un individuo di sesso opposto con cui fondare un nuovo branco. Colonizzando nuove aree questi lupi espandono il loro areale di distribuzione e, riproducendosi, incrementano la variabilità genetica.
La dispersione rappresenta una fase critica nella vita dei lupi in quanto si trovano a fronteggiare dei periodi anche di lunga durata senza la sicurezza del branco e del territorio d’origine.
Durante la fase di dispersione i lupi possono percorrere diverse centinaia di chilometri. In Nord America sono stati riportati casi di dispersione con distanze fino a 900 km. Per quanto riguarda l’Italia i dati di dispersione sono ancora carenti: negli anni ’80 è stato riportato un caso di dispersione in Abruzzo tra Maiella e Gran Sasso di 85 km.


Il branco
La funzione di ogni lupo è organizzata all'interno di un branco, con una struttura sociale fortemente gerarchica.

Il branco è guidato da due individui che stanno alla punta della piramide sociale, il maschio alfa e la femmina alfa. La coppia alfa (di cui solo uno dei due componenti può essere il "capo") possiede più libertà rispetto al resto del branco, anche se i due non sono capi nel senso umano del termine: gli individui alfa non impartiscono ordini agli altri lupi; bensì, possiedono la libertà di scegliere cosa fare, quando farlo, dove andare, quando andare. Il resto del branco, che possiede un forte senso della collettività, solitamente li segue.

Anche se la maggior parte delle coppie alfa è monogama, ci possono essere alcune eccezioni: un individuo alfa può preferire l'accoppiamento con un lupo di importanza minore nella scala sociale, in particolare se possiede legami di parentela molto vicini con l'altro alfa (fratello o sorella, ad esempio). Si è osservato che se un esemplare Alfa muore, il compagno o la compagna spesso non forma una nuova coppia con un altro soggetto, ma rimane da solo a guidare il branco. Tuttavia a volte può succedere che il lupo o la lupa vedova prendano un nuovo compagno.

Solitamente, solo la coppia alfa è in grado di crescere una cucciolata (gli altri lupi del branco possono allevare, ma, di solito, non possiedono le risorse necessarie a portare i cuccioli alla maturità). Tutti i lupi del branco assistono la crescita dei cuccioli. I piccoli, quando diventano adulti, possono scegliere se rimanere all'interno del branco e aiutare ad allevare i nuovi nati, opzione, di solito scelta da alcune femmine, oppure, disperdersi, scelta presa in considerazione più che altro dai maschi.

La grandezza del branco può cambiare con il passare del tempo secondo alcuni fattori, come l'habitat, la personalità individuale dei lupi, o la quantità di cibo disponibile. I branchi possono contenere dai 2 ai 20 lupi, sebbene un branco medio contenga circa 6 o 7 lupi. Un nuovo branco si forma quando un esemplare abbandona il suo branco di nascita e rivendica un suo territorio. I lupi solitari possono viaggiare in cerca di altri individui anche per distanze molto lunghe. Gli individui che si disperdono devono evitare i territori di altri lupi perché gli intrusi su territori già occupati vengono cacciati via o uccisi.
[Modificato da Trillian. 21/03/2010 14:23]
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21/03/2010 14:03

GERARCHIA

La gerarchia (guidata dalla coppia alfa) influisce su tutte le attività del branco. Nei branchi più grandi, si possono trovare, oltre a quella principale, altre due gerarchie separate: la prima viene esercitata sui maschi del branco ed è guidata dal maschio alfa, l'altra sulle femmine del branco, ed è governata dalla femmina alfa. In questo caso, il maschio alfa sarà il componente più importante della coppia alfa, sebbene, in alcuni casi, sono state osservate situazioni in cui la femmina alfa abbia preso il controllo dell'intero branco. Le gerarchie del maschio e della femmina sono interdipendenti, e sono costantemente mantenute da complesse e aggressive manifestazioni di predominio e di sottomissione.

Oltre alla coppia alfa, si possono trovare, specialmente nei branchi molto grandi, un lupo o dei lupi beta, un "secondo in comando" rispetto agli alfa. Normalmente, i beta assumono un ruolo più importante nel gruppo aiutando l'allevamento dei nuovi nati, spesso sostituendo i genitori quando la coppia alfa è via.

La perdita di grado può essere immediata o graduale. Un lupo più vecchio può semplicemente scegliere di lasciare il proprio posto quando gli si presenta un pretendente motivato, evitando spargimenti di sangue o lotte. Dall'altro lato, però, l'individuo sfidato può scegliere la lotta, che può avere diversi gradi di intensità. Mentre la maggior parte delle aggressioni dei lupi è più che altro ritualizzata, e non prevede danni fisici, uno scontro in cui la posta in gioco è cosi importante può facilmente risultare in ferite o danni per uno dei due o anche per entrambi. Colui che esce sconfitto da uno scontro del genere viene molto spesso cacciato via dal branco, o addirittura, seppur molto raramente, viene ucciso dagli altri membri del branco come atto di ribellione. Questo tipo di scontro si verifica principalmente durante la stagione degli accoppiamenti.

L'ordine gerarchico all'interno del branco è stabilito e mantenuto attraverso una serie di posizioni e di incontri rituali. I lupi preferiscono opporre un'ostilità psicologica anziché fisica, ciò significa che uno stato molto alto nella scala sociale è basato molto più sulla personalità o sull'atteggiamento, che sulla taglia dell'individuo o sulla sua forza fisica. Il grado sociale, chi lo ritiene, e quanto è elevato nella gerarchia varia molto tra branchi e individui. In branchi molto grandi, o in un gruppo di giovani lupi, il grado sociale può mutare costantemente, oppure essere circolare (esempio, lupo A ha il predominio su lupo B, che a sua volta ha predominio su quello C, che ha il controllo su A), o "incrociato" (il lupo A ha il predominio sul lupo B, cha ha il predominio su C, che a sua volta controlla D e quest'ultimo controlla B. Un eventuale E controlla C, e così a seguire...).

In un branco normale, comunque, solo un lupo assume il ruolo di omega (vale a dire il più basso ruolo nella scala sociale del branco). Questi individui subiscono il maggior numero di aggressioni dal resto del branco , e possono essere soggetti a varie forme di crudeltà (a partire dal costante predominio dagli altri membri del branco fino a continue molestie, anche fisiche). Sebbene, dopo un'affrettata analisi, questa disposizione possa sembrare discutibile, la natura dinamica del branco esige che un lupo sia al gradino più basso della scala sociale. Infatti, tali individui sono forse più felici, pur sopportando continue dimostrazioni di forza e di sottomissione, che vivendo da soli. Per i lupi, il cameratismo, non importa in quale forma, è preferibile alla solitudine, e, invero, i lupi sottomessi tendono a scegliere un basso grado nella gerarchia piuttosto che rischiare di morire di fame. Nonostante ciò spesso gli omega osano sfidare la coppia alfa e se questi vengono sconfitti vengono cacciati dal branco. Questi potranno tornare nel branco originario o entrare in un nuovo in una sola maniera: sfidare e sconfiggere una coppia alfa subentrando a essi.
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21/03/2010 14:17

Comportamento del lupo

Il lupo è un animale sensibile ed intelligente, che può essere insieme individuo e animale sociale. Un animale che si prende cura dei suoi malati, protegge la famiglia e ha bisogno di essere parte di qualcosa che sia più grande di lui: il branco. La struttura sociale del branco è formata dalla coppia dominante (detta Alfa), da un individuo o una coppia detta Beta (che ricopre il ruolo di vicecapo), da alcuni individui di medio rango, e da uno o più lupi di basso rango, detti Omega. I lupi dominanti hanno un comportamento predominante caratterizzato dal tenere testa e coda ben alta e le orecchie dritte; viceversa gli altri membri dimostrano la loro sottomissione leccando loro il muso e tenendo testa, coda e orecchie più basse dell'individuo di posizione gerarchica superiore. Ogni lupo del branco ha un ruolo ben preciso: gli Alfa comandano tutto il gruppo, i Beta comandano i lupi di medio rango, tutti gli adulti comandano gli individui di medio e basso rango. Il gradino più alto e quello più basso della scala gerarchica generalmente sono fissi (tranne che in caso di morte o di ferimento grave) mentre all'interno del medio rango i cambiamenti sono frequenti. Il lupo Omega ha come ruolo quello di invogliare al gioco e stemperare i conflitti, ma in genere è sempre l'ultimo a mangiare e deve sopportare l'aggressività del resto del branco. Il comportamento di un branco ben organizzato fa parte della strategia di sopravvivenza, infatti la mancata collaborazione di un individuo della squadra potrebbe comportare un insuccesso durante la caccia e alla rinuncia forzata ad un pasto. Le dimensioni del branco vanno da 3 o 4 membri sino a un massimo di 20 o 30, questo dipende principalmente dalle zone in cui i lupi vivono ed è legato alle prede che essi devono cacciare. Infatti per vincere una preda grande (per es. un cervo) sono necessari molti individui, mentre per una preda di medie dimensioni sono sufficienti pochi lupi. Alcune volte un lupo abbandona il branco e può vagare solitario per diverso tempo prima di essere accettato da un nuovo gruppo. Durante questo periodo la vita è molto difficile ed è per questo motivo che la mortalità tra i lupi solitari è molto alta. Se nel branco è presente una cucciolata (generalmente solo gli individui Alfa hanno il diritto di accoppiarsi) tutti i lupi se ne occupano e svolgono una funzione protettiva. I cuccioli solitamente hanno il permesso di mangiare per primi con gli individui dominanti, successivamente seguendo la scala gerarchica anche il resto del branco si può sfamare. I lupi più giovani si mettono costantemente alla prova: i più veloci, forti, coraggiosi e intelligenti dominano sugli altri; le loro qualità determineranno la posizione gerarchica che andranno a ricoprire quando avranno raggiunto, a circa 2 anni di vita, l'età adulta.
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