Mi permetto di aggiungere, tuttavia, che siamo nel Medioevo, Pieno Medioevo per di più, ovvero il tempo delle Crociate e della morale Cavalleresca, per cui, specialmente per un nobile e un popolano, è difficilissimo scampare al condizionamento della Chiesa Cattolica, dei suoi Dogmi e delle sue Credenze.
Il Cavaliere medievale è il paladino dei Valori con la V maiuscola: Onore, Onestà, Abnegazione e soprattutto Difesa del BENE con tutte le maiuscole.
I dettami del comportamento e dell'Etica Cavalleresca sono così instillati nella classe nobiliare che praticamente è impossibile, a meno di non possedere una Volontà di ferro, decidere autonomamente per la *fazione opposta*, che nel pensiero comune incarna tutto ciò che è Luciferino: orgoglio, indipendenza, libertà di mente e di costumi, e capacità di operare per il proprio vantaggio a spese altrui.
Lo stesso dicasi per il Popolo, anche se in chiavve differente, per motivi di casta.
Gli unici che possono collocarsi al di fuori di questa impostazione mentale, sono *forse*, e sottolineo forse, i rappresentanti del nascente ceto borghese e mercantile, specialmente in Inghilterra, Francia, Fiandre e terre di Germania (Impero, insomma): essi iniziano a coltivare proprio in questo periodo storico gli ideali d'individualismo, intraprendenza e spirito imprenditoriale che, secondo Weber, costituiscono in medesima misura i cardini del futuro Liberismo Economico e della futura Riforma Protestante.
Scusate la cattedraticità, ma da Storica mancata, ci tenevo a mettere alcuni puntini sulle O...